Ora vedremo la cosa più interessante e stupefacente dell'insieme di mandelbrot,
vale a dire la possibilità di ottenere un numero di ingrandimento di miliardi di volte,
molte volte superiore a
qualunque microscopio presente o futuro, perchè gli oggetti matematici non hanno limiti fisici della la materia che oltre un certo livello non può essere indagata senza
cambiarne le caratterische fisiche,
sotto il livello di elettroni, quark , gluoni etc, o stringhe se esistono davvero, non si può scendere,
la matematica invece si affida ai numeri e noi
sappiamo che il loro numero è infinito, perciò il nostro potere d'ingrandimento è limitato solo dalla potenza del nostro elaboratore.
Scopriremo che anche a questi livelli d'ingrandimento
vedremo ancora un insieme di mandelbrot del tutto simile all'originale,
inoltre ci imbatteremo in forme veramente spettacolari che ci ripagheranno del nostro sforzo per giungere fino qui.
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Partiamo dalla prima immagine a sinistra con 1 ingrandimento.
La seconda, la terza, la quarta e la quinta, sono ingrandite ogni volta 5 volte, perciò 55 = 3.125 ingrandimenti.
Per ragioni di spazio ho saltato vari passaggi e qui siamo già ad un ingrandimento di 390.625 volte
e come vedete qui sopra appare un altro insieme di mandelbrot.
Saltiamo ora una serie di passaggi per arrivare ad un ingrandimento di
3.0517578125E10 volte
Come puoi notare i numeri sotto le immagini sono scritti in notazione scientifica con la "E" di esponente, significa che se vedi ad esempio "2.63E9" vuol dire che dopo il punto ci sono 9 cifre, in questo caso 2.63+7 zeri = 2 miliardi 630 milioni,nota che in Italia a differenza della notazione
anglosassone usiamo la virgola non il punto, ossia avremmo 2,63E9
Con quest'ultimo ingrandimento a sinistra arriviamo a più di 9,5 miliardi d'ingrandimenti
Questa immagine mostra come sia possibile cambiare i colori e che anche a bassi ingrandimenti
ci siano repliche dell'insime di mandelbrot originale.
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Questo sotto è il listato di mandelbrot che ci permette di zoomare, è tutto commentato e con le spiegazioni che avete appena letto e quelle che seguono a fondo pagina capirete la bellezza della formula che stà dietro a queste belle immagini.
Potete selezionare il testo, copiarlo e incollarlo all'interno di un applet chiamto
Mandel_Zoom2, compilatelo ed eseguitelo, dovreste vedere delle immagine simili a queste sopra
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Ricordatevi i punti colorati in nero appartengono all'insieme di Mandelbrot
E le zone più interessanti, quelle con le immagini più spettacolari si trovano al confine del bordo nero, dove iniziano le zone colorate, se guardate la prima immagine in alto vedrete che il punto iniziale scelto per gli ingrandimenti si trova proprio subito oltre il confine della zona colorata di nero.
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Vediamo cosa succede quando clicchiamo sull'applet; praticamente il punto dove abbiamo cliccato viene spostato al centro dell'applet e contemporaneamente il lato del piano complesso in esame viene ridotto di 5 volte, poichè inizialmente era di "2,5 x 2,5" al primo click del mouse diventa "0,5 x 0,5" ma poichè questa superfice viene spalmata sempre su "500 x 550" pixel avremo ingrandito di 5 volte il lato del piano complesso preso in esame e lo stesso succederà ogni volta che clicchiamo col tasto sinistro del mouse. Nota che se il lato aumenta di 5 volte la superfice che è lato per lato, aumenta di 25 volte, il numero degli ingrandimenti che appare sotto ogni disegno è riferito al lato, perciò se riferito alla superfice va moltiplicato per 5.
In breve, quando clicchiamo con il mouse in un punto sullo schermo, se il punto selezionato è oltre la metà destra dell'applet, il nuovo punto di partenza viene arretrato nella metà sinistra, se il punto scelto si trova nella metà sinistra dell'applet, il nuovo punto di partenza viene spostato a destra dello schermo, nello stesso modo se il punto selezionato è sopra il centro dello schermo, viene spostato verso il basso, mentre se viene scelto al di sotto del centro viene spostato sopra. A questo punto si divide 2.5 per il numero di pixel della larghezza "w" dell'applet, e per il valore di zoom.
Così il divario tra i due pixel consecutivi corrisponde a dist = (2,5 / w) / zoom;
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